Acireale

Con i suoi oltre 50.000 abitanti, Acireale è il comune più popoloso della provincia di Catania, eccezion fatta, ovviamente, per il capoluogo.

La città, fondata durante il periodo romano, prese il nome di Akis e la sua storia è intrinsecamente legata con quella dei miti greci da un lato e dall’altro con le vicende dell’Etna, il vulcano attivo più alto d’Europa.

Sacro e profano. Acireale è famosa per le tantissime chiese e i luoghi di culto che le hanno consentito di essere ribattezzata “la città delle cento campane”, ma anche per il Carnevale che ha luogo non solo a febbraio, ma anche nei mesi estivi con eventi dedicati ai carri colorati e ricchi di fiori.

Il Duomo di Acireale

Sorge, nel cuore della città, sull’omonima piazza e la sua origine risale al XVI secolo. Venne ricostruito in seguito al terremoto del 1693. Nella Cappella di Santa Venera, patrona della città, sono custoditi preziosi affreschi secenteschi, l’urna reliquiario e il busto della Santa il cui ricordo viene celebrato ogni anno il 26 luglio. In Cattedrale è anche esposto il fercolo in argento cesellato con il simulacro di Santa Venera, che viene portato in processione durante i festeggiamenti; all’esterno invece attira l’attenzione la scultura in marmo del portale (opera dello scultore messinese Blandamonte, risalente al 1668) che rappresenta l’Annunciazione.

Basilica dei Santi Pietro e Paolo

Sulla piazza Duomo si affaccia anche la Basilica dei Santi Pietro e Paolo. La sua facciata, in pietra bianca di Siracusa, fu progettata dal pittore Paolo Vasta; le pareti del coro (nell’altare maggiore) molto suggestive, sono impreziosite da affreschi del XVII secolo.

Basilica Collegiata di San Sebastiano

Anche la Basilica Collegiata di San Sebastiano si trova nel centro storico di Acireale e, come le sue “colleghe”, fa sfoggio dello stile Barocco. Al suo interno si possono ammirare numerosi affreschi e dipinti di Pietro Paolo Vasta, Matteo Ragonisi, Alessandro Vasta e Michele Vecchio.

Dietro la tela è custodito anche il simulacro di San Sebastiano, compatrono della città – il cui culto è molto sentito ad Acireale – che ogni anno, il 20 gennaio, viene portato in processione dai devoti su un fercolo d’argento.

Chiesa di Sant’Antonio di Padova

La piccola Chiesa di Sant’Antonio di Padova è considerata la più antica della città. Anch’essa situata nel centro cittadino, fu costruita alla fine del 1400, dopo l’epidemia di peste che colpì Acireale.

 Della costruzione originaria, rimane oggi soltanto il portale in stile gotico: il resto della chiesa fu ricostruito dopo il terremoto del 1693.

All’interno sono conservati alcuni affreschi dell’onnipresente Pietro Paolo Vasta e di suo figlio, Alessandro.

Villa Belvedere

Costruita nel 1848 e dedicata a Vittorio Emanuele III, la villa Belvedere rappresenta il giardino pubblico più grande di Acireale e si trova all’estremità settentrionale del corso Umberto I. Entrando nella Villa Belvedere, a destra, si trova la vasca con la famosa statua in marmo di Aci e Galatea, mentre lungo le aiuole sono collocate altre statue di personaggi acesi illustri. La villa fu denominata Belvedere in virtù del bellissimo panorama che si può ammirare affacciandosi dalle sue balconate, dove lo sguardo può correre lungo lo spettacolo offerto dalla “Timpa” e il tratto di costa tra Taormina e Catania e, nelle giornate più limpide, sono ben visibili anche le coste della Calabria.